cronaca

Due appartamenti, un box e un motoveicolo, tutti intestati ad altre persone
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 La guardia di finanza di Imperia sequestra, in provincia di Imperia, due appartamenti, un box e un motoveicolo, per un valore totale di 256mila euro, riconducibili a B.M, sanremese di 64 anni pregiudicato, anche se intestati alla ex convivente e alla compagna. I sequestri sono avvenuti nell'ambito di una complessa indagine, iniziata nel 2020, coordinata dal procuratore di Imperia Alberto Lari, con l'aggiunto Lorenzo Fornace. L'uomo era già stato condannato per reati connessi al traffico e allo spaccio di droga, e gli erano già stati sequestrati 20mila euro e un immobile.


Tenuto conto dei molti precedenti a suo carico, ritenuto un soggetto connotato da profili di "pericolosità sociale" e considerato che – come previsto dalla normativa antimafia – si poteva ritenere che lo stesso vivesse principalmente dei proventi di attività delittuosa, sono stati effettuati nuovi accertamenti patrimoniali di prevenzione per ricostruire le posizioni reddituali degli ultimi anni sue e di chi gli ruotava attorno. Il Codice Antimafia prevede infatti la possibilità, in presenza della cosiddetta "pericolosità sociale", di procedere al sequestro dei beni, quando il loro valore risulti sproporzionato al reddito dichiarato o all’attività economica svolta ovvero quando, sulla base di sufficienti indizi, si abbia motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.


Le indagini hanno svelato che c'era una vera e propria sproporzione tra quello che l'uomo dichiarava e il patrimonio invece posseduto dalle due donne, l'ex convivente e l'attuale compagna, scoprendo poi che i beni mobili ed immobili sono di provenienza illecita.