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“Intanto io le dico che nel 2002, quando venne presentato il prpgetto preliminare, ero già ai vertici di Stazioni Marittime e partecipai a riunioni con D’Apollonia (nel team di imprese vincitrici della gara per il progetto preliminare) e insieme convenimmo sull’incompatibilità tra il cantiere e l’operatività del porto. Quindi, se oggi dal cilindro una soluzione diversa, credo che le condizioni non siano cambiate. Parlo del cantiere a cui servirebbe tanto spazio per i materiali, dai conci del tunnel ad altro”. Del resto ben fa Monzani a preoccuparsi visto che il tunnel troverebbe il suo imbocco proprio in zona terminal traghetti, a San Benigno.
“Questo progetto secondo me è una utopia. E poi domandiamoci, c’è proprio bisogno di un tunnel sotto il porto? La viabilità è così congestionata? Abbiamo altre priorità, come una sorta di metropolitana leggera da Nervi a Voltri con deviazioni in Valpolcevera e Valbisagno”.
Anche Monzani poi, come Duci e Spinelli, spezza una lancia in favore della sopraelevata di Genova: “Teniamo quella in buone condizioni, mi piace anche, ne esistono esempi eccellenti anche all’estero”.
Ma secondo lei perchè si è riesumato, con Bucci come quarto sindaco dopo Pericu, Vincenzi e Doria, questo progetto?
“Perché Bucci sulla scia del successo per la ricostruzione del ponte San Giorgio, credo abbia riproposto questa opera perché è di forte impatto sull’opinione pubblica”.
IL COMMENTO
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