Politica

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Rimane solo la firma del capogruppo di Forza Italia Raffaella Della Bianca, sostenuta in modo unanime da tutto il suo gruppo, a tenere in piedi la delibera sull'aumento del gettone di presenza ai consiglieri comunali di Genova, che sarà discusso domani in consiglio comunale. Tutti gli altri firmatari, consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione, hanno infatti ritirato il proprio appoggio al documento. Le posizioni sono emerse stamattina nella corso della riunione della commissione consiliare bilancio, riunitasi sotto la presidenza di Enrico Musso, per discutere la questione. Una scelta, però che non rispecchia una posizione unanime sulla contrarietà all'aumento: molti consiglieri restano infatti convinti della necessità di un ritocco, sostenendo che la questione però debba essere discussa a livello nazionale in sede Anci, l'associazione dei comuni: "E' un fatto di dignità -hanno sottolineato Simone Farello, del Partito Democratico, e Nicolò Scialfa, di Rifondazione, quest'ultimo fra i firmatari poi "pentiti" della delibera. "Occorre riequilibrare i compensi fra i politici dei vari enti - hanno aggiunto Scialfa e Farello - perché gli unici penalizzati sono comuni e province". Una posizione condivisa dalla quasi totalità della maggioranza. Musso proporrà invece un emendamento per chiedere la ridistribuzione dei fondi fra giunta e consiglio comunale: "La giunta - ha spiegato - e le consulenze degli assessori hanno infatti costi molto più elevati per la gestione del consiglio, che viene così penalizzata". Decisamente contrari all'aumento, ritenuto scorretto in questo momento di crisi economica, sono invece Gianni Bernabò Brea (Alleanza Nazionale), Manuela Cappello (Italia dei Valori), Arcadio Nacini (Rifondazione) e Alessio Piana (Lega Nord). Favorevole Forza Italia: "Non si tratta dei trenta euro di aumento ma di chiarire quali siano la funzione e il ruolo di consiglieri comunali - ha concluso Raffaella Della Bianca - e farlo con chiarezza e trasparenza".