No! Non partecipo alla guerra per bande tra le lobby del sistema sanitario e baronie varie. Non ho alcuna intenzione di schierarmi o fare sponda a vantaggio di tizio o caio quando, in ogni caso, a rimetterci sarebbe la sanità pubblica e i cittadini liguri.
Mi interessa invece, fortemente, la ricerca della trasparenza e della chiarezza sul sistema sanitario perchè, in ogni caso, questo necessita di un profondo bisogno di un'opera moralizzatrice, che investa l'intero sistema e, in particolare, il centro di produzione dei costi, gli appalti, le privatizzazioni, le modalità di liquidazione delle prestazioni sanitarie e, non ultimo, il sistema di approvvigionamento e vendita dei farmaci.
Mi interessa, ad esempio, fare luce su inquietanti processi gestionali iniziati con la Giunta Biasotti, mentre oggi, chi alimenta la campagna denigratoria nei confronti di Burlando, occulta o fa finta di dimenticare quegli episodi, tradendo, in questo senso, le reali intenzioni di demolizione del sistema pubblico sanitario.
Al fine di rinfrescare la memoria ricordo che, la precedente Giunta, acconsentì alla realizzazione di un nuovo ospedale ad Albenga per centinaia di milioni di euro, nonostante a meno di dieci chilometri di distanza esista il Santa Corona, quale ospedale più importante del ponente ligure, tutto ciò al solo scopo di favorire accreditamenti elettoralistici.
Sarebbe sufficiente ricordare il Global Service di La Spezia o, ancora meglio, l'appalto del calore, che costa alle casse della Regione quaranticinque milioni all'anno per dieci anni, in cui - scandalo degli scandali - la società vincitrice, non avendo le professionalità competenti per far funzionare gli impianti, ha fatto chiamare "sotto comando" lo stesso personale ASL preparato e professionalizzato per la gestione e conduzione delle caldaie. Personale su cui vale la pena esporre all'opinione pubblica la condizione in cui si trova, per cui, attraverso questo comando, perde, in termini salariali, dai 150 ai 180 euro al mese.
Sono pertanto disponibile e interessato a fare chiarezza nella più ferrea trasparenza, come del resto dimostra la richiesta avanzata a suo tempo, di una indagine sui rapporti tra la direzione e il personale dell'ospedale San Martino.
E' nostra precisa responsabilità dare risposte politiche alle diverse questioni che oggi sono innanzi al funzionamento del sistema sanitario.
E' nostro preciso compito recidere, senza indugio alcuno, il cordone ombelicale che lega le lobby del sistema sanitario (farmaceutiche, baronie,
mediche) e il potere economico e politico. Questo è quello che voglio e che vogliamo come gruppo consiliare, insieme ai compagni del Forum della Sinistra. Questo è quello che serve ai cittadini della Liguria, affinchè, il diritto alla salute, costituzionalmente riconosciuto non sia una sola espressione letterale della nostra Carta Fondamentale.
IL COMMENTO
Bucci ha ragione: urge prendere decisioni per far correre la Liguria
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid