Politica
Referendum, i vadesi bocciano la piattaforma Maersk
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Con una percentuale dei 60%, pari a 1887 voti, ha vinto il 'no' al referendum popolare consultivo sul progetto della nuova piattaforma contenitori della Maersk nel porto di Vado Ligure, nel ponente savonese. Nell'altro 40% figurano i 1216 sì e i 152 che preferiscono rimandare ogni tipo di valutazione all'amministrazione comunale. In tutto hanno votato 3.494 residenti a Vado, il 49,82% degli aventi diritto. Il piano d'impresa per il terminal vadese (una colmata a mare di 210 mila metri quadrati) prevede in partenza la movimentazione di 450 mila teus l'anno, mentre 750 mila sarebbero quelli movimentati a regime nel 2020. L'occupazione diretta prevista è di 400 unità e di altri 250 addetti nell'indotto portuale. L'investimento previsto è di 450 milioni di euro, di cui 150 a carico della Maersk. I verdi hanno espresso soddisfazione Il sindaco di Vado Carlo Giacobbe esce dunque sconfitto dalla consultazione, il cui esito non è comunque vincolante: "Prendo atto del voto dei cittadini - ha detto ieri sera il primo cittadino subito dopo l'esito dello scrutinio - I vadesi hanno risposto con una grande partecipazione alla richiesta di esprimere un parere sul progetto Maersk, in pratica uno su due. Considerati gli esiti della consultazione non è possibile andare avanti con questo progetto". Pochi giorni fa il sindaco Giacobbe, parlando con gli altri colleghi sindaci di Quiliano, Cengio Cairo Montenotte, Millesimo e Carcare aveva sottolineato che "la piattaforma contenitori Maersk rappresenta una condizione di vantaggio non solo per il comune di Vado, ma anche per l'intero bacino dell'entroterra savonese e in particolare della Valbormida". Alla luce dei risultati però Giacobbe convocherà quanto prima il consiglio comunale per valutare la situazione. per il risultato del referendum.
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