Politica

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Un forte impegno per avviare una nuova fase per il porto di Genova il cui modello oggi è "inadeguato, superato e in parte sclerotizzato". Un impegno di coraggio e innovazione con l'aiuto di tutti. "Sono stufo che del porto di Genova si parli per litigi e indagini, voglio che se ne parli per i risultati". Luigi Merlo, nuovo presidente del porto di Genova, ha debuttato così alla sua prima conferenza stampa. Primo atto sarà l'incontro con i dipendenti della struttura, e poi il tentativo di affrontare l'emergenza del Vte di Voltri "che oltretutto, limitando i traffici, compromette anche l'entità dell'extragettitto portuale". Altri impegni: binari in porto, retroporti, emergenza autotrasporto e dragaggi". Merlo, che avvierà una stretta collaborazione programmatica e pianificatoria con il Comune, si dice autonomo da tutti nelle decisioni "delle quali mi prenderò la responsabilità diretta (partendo dal segretario generale, scelto esterno all'ente) anche se ascolterò tutti". Il nuovo presidente ha parlato dell'esigenza di reperire nuovi spazi a mare (con una nuova piattaforma da destinare a porto o aeroporto usando lo smarino della gronda autostradala) e a terra "ad esempio verificando se ci sono le condizioni per trovare nuovi spazi a Cornigliano, nelle aree delle acciaierie, viste le ultime novità sul piano di Riva". Ancora: sulle concessioni, in attesa delle modifiche della legge 84/94 che le prevederà più lunghe per chi investe e più corte per chi non investe, si può pensare anche a una commissione per la verifica dei piani di impresa. Ai politici un appello anche per la campagna elettorale con "l'impegno alla riforma della legge sui porti e le infrastrutture". Luigi Merlo prenderà subito possesso del suo nuovo ufficio che non è sotto sequestro per le indagini su Novi, diversamente dalla maggior parte di quelli dell'ente. Merlo, e l'ammiraglio Lolli che lo affiancherà, contano di riprendere l'operatività entro la fine settimana. Una curiosità: la canzone per la nuova avventura di Merlo, lo ha detto lui stesso, è "Io non sono solo" di Jovanotti". (Elisabetta Biancalani)