Claudio Scajola ha fatto centro: candidando a sorpresa Enrico Musso, quando tutti lo davano per spacciato, dimenticato, messo in un angolo a vantaggio dell’establishment forzista locale, l’ex ministro ha sparigliato tutte le carte, forte dell’appoggio di Berlusconi e con una ammirevole pazienza di Renata Oliveri, che venerdì sera era capolista e la mattina dopo non lo era più. Ha fatto centro perché è riuscito a mettere in piedi una lista abbastanza nuova, ma soprattutto con una forte presenza di candidati liguri veri, accogliendo dei nazionali solo la Nierenstein che fra l’altro è in quota An. L’unica pecca è la scarsa presenza femminile locale.
L’abilità di Scajola deriva, evidentemente, dalla sua forza: l’ex ministro è riuscito a far passare la sua linea, cioè evitare che venissero catapultati in Liguria dei candidati nazionali. Ha messo in lista Biasotti che porta vota, ma ha anche rispettato le presenze territoriali, da Morgillo per lo spezzino a Boscetto per l’imperiese, passando per Orsi che rappresenta il savonese. Con Gianmoena ha inserito un giovane seguace del fedelissimo consigliere berlusconiano, don Baget Bozzo. Ma la ciliegina è stata far scavalcare tutti dal professor Musso, faccia nuova, ottimo risultato alle comunali genovesi e , soprattutto, un personaggio molto indipendente, che potrebbe pescare voti anche nel centro sinistra.
A sinistra Giacomo Conti ha dovuto addirittura mettere a repentaglio la sua salute per sollevare una questione tanto chiara da far paura: Rifondazione che in Liguria è sempre stata fortissima, scompare per far spazio a altri della nuova coalizione La Sinistra l’Arcobaleno. Scelta pericolosissima.
Il Pd corregge le sue imposizioni nazionali, tante per la verità e buttate giù come una cattiva medicina, con i due volti femminili di Roberta Pinotti e di Giovanna Melandri, dando segnale di forte attenzione all’elettorato rosa.
Il resto sono salti e salterelli, giochi e giochetti che dovranno “smascherare” gli elettori che, ormai si sa, si sono fatti, per fortuna, molto furbi.
IL COMMENTO
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