Cronaca
Aborto, scontro tra don Gallo e la Cei: "Gli obiettori medici a metà"
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E' scontro tra Don Gallo e i vescovi italiani sugli aborti. 'Un medico che si dichiara obiettore non è un medico completo, non dà al paziente una risposta completa. Io capisco il dramma del dottor Rossi. Si è trovato di fronte a situazioni molto difficili": lo ha detto Don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto, prete di strada noto per le sue prese di posizione a volte considerate 'scomode' all'interno della Chiesa Cattolica. Don Gallo invita tutti a sedersi attorno ad un tavolo e a ragionare "con umiltà" senza dimenticare che "al centro di tutto rimane il principio dell'autodeterminazione della donna" e che "la legge 194 è passata attraverso un referendum". E a monsignor Giuseppe Betori, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, che ha parlato di "mentalità abortista senza confini", don Gallo risponde affermando che "la Chiesa è responsabile della non educazione sessuale". "Buttiamo via pregiudizi ed ipocrisie - afferma don Gallo - e chiediamoci, chi l'ha creato questo clima?". "Sembra che al di fuori dell'etica cattolica non possa esistere alcuna etica, questo non può reggere" dice ancora il prete dei deboli. Il suo invito è invece ad "approfondire meglio quello che è la solidarietà , l'ascolto e l'arte del dialogo".
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