Politica

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"La Regione Liguria è quella che ha fatto la resistenza più forte tra le regioni in bilico, è quella che ha ceduto con il minor distacco, meno di un punto. Questo rende meno amaro il risultato. Qui c'é un Pd che è il primo partito, e per il Nord è un fatto clamoroso". Così il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, commenta i risultati delle elezioni. "Alla fine, nonostante l'amarezza per il risultato finale - aggiunge Burlando -, abbiamo la consapevolezza che il Pd si radica bene in Italia, arrivando al 30%, meglio in Liguria, al 40%, e con successo a Genova, dove sfiora il 45%". "Il Pdl vince solo perché l'alleanza con la Lega è più forte - aggiunge Burlando -. La Lega qui non è mai diventata fortissima ma quando a livello nazionale hai certi numeri l'effetto si fa sentire". "E' evidente che l'ondata è stata forte ma qui siamo quasi riusciti a fermarla - dice ancora il presidente ligure -. La Liguria sarà la vera frontiera per la battaglia da qui al 2010. C'é una differenza però tra le situazioni in cui hanno operato il Governo Prodi e la nostra giunta: le difficoltà interne all' alleanza nazionale non hanno permesso di ottenere subito i risultati delle politiche di rigore e di risanamento, mentre noi, anche grazie all'ampiezza della coalizione regionale, siamo già nella fase in cui possiamo raccogliere i primi frutti e ridare slancio alle politiche sociali e allo sviluppo". "Mi fa effetto che la Sa non vada in Parlamento - ha aggiunto Burlando - ma questo fatto, così come quello che non sfonda il Pdl, fa capire che la gente vuole la semplificazione del quadro politico ma vuole che sia vero. Il Pd in fondo stava nascendo da diversi anni mentre le altre operazioni, compresa quella della SA, hanno messo insieme forze abbastanza diverse, non hanno convinto gli elettori".