L'ha uccisa il convivente, un romeno di 30 anni: l'ha riempita di botte quando alle 2 lei è tornata a casa, dopo aver passato la notte sui marciapiedi di piazza Rossetti e piazzale Kennedy. La lite, l'ennesima, è scoppiata quando la ragazza, che quest'anno avrebbe compiuto 20 anni, anche lei romena, ha fatto vedere all'uomo quanto aveva "guadagnato". Pochi soldi per il suo convivente, che si è trasformato in aguzzino. L'uomo ha iniziato a picchiarla con calci e pugni. Non si è fermato di fronte ai pianti e al sangue della ragazza, fino a quando l'ha uccisa. Massacrata. E' successo in un appartamento di via Invrea, alla Foce. L'aspetto ancora più atroce è che in quel momento all'interno dell'abitazione c'erano altre due coppie di connazionali, con cui dividevano l'appartamento. L'omicidio si è consumato sotto gli occhi di un bambino piccolo, probabilmente figlio di una delle coppie. A dare l'allarme per quanto successo sarebbe stato uno dei presenti che con una telefonata anonima ha chiamato la polizia, probabilmente quando la ragazza era ancora viva. All'arrivo degli uomini della Squadra Mobile, è stata però trovata esanime, sul pavimento, in un lago di sangue. L'aggressore ha confessato: "Da tempo volevo darle una lezione". Contro di lui anche una evidente ferita al polso, causata dal violento pestaggio. Il romeno è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di omicidio volontario. (Davide Lentini)
Cronaca
"Non guadagni abbastanza", e la uccide massacrandola di botte
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