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Era di 20 mila euro all'anno la tangente, mascherata da consulenza fittizia, promessa a Stefano Francesca, portavoce del sindaco Marta Vincenzi, per far vincere i futuri appalti per le mense scolastiche del comune di Genova all'imprenditore vercellese Roberto Alessio. Secondo quanto scrive il Gip Roberto Fucigna nella sua ordinanza, i promotori del comitato d'affari erano l'avvocato Massimo Casagrande e Claudio Fedrazzoni, che "vantando legami con esponenti della politica locale genovese in ragione della pregressa attività politica espletata nell'ambito del consiglio comunale di Genova nonché nel partito Democratici di sinistra, si mostravano disponibili a prestare la propria attività per consentire all'Alessio di ottenere agevolazioni nell'aggiudicazione di gare d'appalto". La ricompensa per Francesca sarebbe avvenuta mediante versamento "di corrispettivi giustificati con emissione e registrazione di fatture per operazioni inesistenti". Nei confronti di Giuseppe Profiti, ex direttore centrale risorse umane, finanziarie strumentali della Regione Liguria, l'accusa è di turbativa d'asta in concorso con Alessio e Fedrazzoni, per l'aggiudicazione dell'appalto all'imprenditore piemontese dei servizi di ristorazione dell'ASL 2 di Savona. A questa assegnazione avrebbe contribuito anche Alfonso Di Donato, direttore amministrativo e direttore generale dell'azienda sanitaria savonese, a sua volta indagato.

CINQUE GLI ARRESTATI, VENERDI' I PRIMI INTERROGATORI DI GARANZIA

Inizieranno venerdì gli interrogatori di garanzia, da parte del gip Roberto Fucigna, dei cinque arrestati (di cui uno ai domiciliari) per l'inchiesta sugli appalti delle mense scolastiche del comune di Genova Il gip non ha accolto solo una richiesta di arresto nei confronti del direttore della Asl 2 savonese, Alfonso Di Donato, mentre ha ipotizzato l'accusa di associazione per delinquere per un quarto indagato (il pm l'aveva chiesta solo per tre indagati). Gli ordini di custodia cautelare hanno riguardato gli ex consiglieri comunali dei Ds Massimo Casagrande e Claudio Fedrazzoni, il portavoce del sindaco di Genova Stefano Francesca l'ex dirigente delle finanze della Regione Giuseppe Profiti, che è ai domiciliari. Arrestato anche l'imprenditore Roberto Alessio della Alessio Carni di Vercelli. Nessun provvedimento è stato invece eseguito a carico dei due ex assessori del comune di Genova Paolo Striano e Massimiliano Morettini: le loro posizioni sembrano più defilate rispetto agli altri. Nessun provvedimento - come detto - anche per Alfonso Di Donato. Per Francesca, Fedrazzoni, Casagrande e Alessio si ipotizza l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta, mentre per Profiti l'ipotesi di accusa è solo quella di turbativa d'asta. Massimo il riserbo degli inquirenti sulla vicenda. Il Procuratore Capo di Genova Francesco Lalla ha infatti vietato l'accesso ai giornalisti a Palazzo di Giustizia e diffidato gli organi di polizia giudiziaria a dare qualsiasi notizia alla stampa.