Cronaca

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Prima il matrimonio e la festa e poi le rispettive famiglie si sono picchiate in mezzo alla strada alle otto e mezza di sera, nel centro storico di Genova. E sono finiti tutti all’sopedale per le ferite riportate nella rissa. E come se non bastassero le armi si sono presi a morsi. Sette nigeriani, regolarmente in Italia e domiciliati nel capoluogo ligure, tra i 23 e i 33 anni, sono stati i protagonisti della violenta collutazione avvenuta in via Prè, la zona difficile dei carrugi genovesi, quella dove si concentra maggiormente la popolazione extracomunitaria, dove i conti si regolano senza rivolgersi alle forze dell’ordine. E’ accaduto così per due famiglie nigeriane in conflitto, vari screzi scaturiti a causa degli scherzi non graditi che si sono consumati durante il matrimonio celebrato nel pomeriggio e che che si sono tradotti in un affronto diretto. Poche parole questa volta, ma il tacito accordo di armarsi di spranghe per “chiudere” la faccenda. Quando è intervenuta la polizia, dopo la segnalazione di alcuni passanti, hanno trovato uno degli uomini ancora con la traversina di ferro alzata, pronto a sferrare un altro colpo al suo connazionale. In uno zainetto poi gli agenti hanno trovato coltelli e forbici. Per sei dei sette nigeriani è scattata la denuncia per rissa aggravata e tutti sono finiti in ospedale (Galliera e San Martino) a causa delle ferite riportate nel pestaggio. La prognosi è tra i 7 e i 15 giorni, tranne per uno dei facinorosi che invece è stato ricoverato e sottoposto a intervento chirurgico per ricostruire il labbro inferiore staccatogli a morsi da un contendente.