Cronaca

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Sei milioni di euro. Questa la cifra che dovrà essere versata ad una coppia di genovesi che nel 1993, a causa di un parto sbagliato, videro venire al mondo la loro figlia disabile al cento per cento. La sentenza di condanna, come riportano del quotidiano La Repubblica, è stata emessa dal tribunale civile di Genova e riguarda l'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. A pagare sarà però probabilmente la Regione Liguria. I fatti avvennero nell'ottobre del 1993 quando una donna al nono mese di gravidanza, fu ricoverata in ospedale per la prematura rottura delle membrane. Il giorno successivo, secondo quanto ricostruito dai giudici genovesi, venne rilevato un aumento della temperatura corporea ed un colorito anomalo del liquido amniotico, sintomo di una probabile infezione in atto. Nonostante ciò il ginecologo di Villa Scassi decise di non procedere al taglio cesareo, ma con il parto vaginale, durante il quale avvenne un deficit di ossigenazione cerebrale del feto. La neonata nacque così con lesioni permanenti che successivamente sono state riconosciute al 100 per cento di invalidità. I genitori della bimba, che ora ha 15 anni, decisero di citare in giudizio l'ospedale, il personale sanitario e la Regione Liguria. Nel corso del procedimento penale nei confronti del ginecologo, ora deceduto, l'assicurazione del Villa Scassi risarcì i genitori con un miliardo di lire, a titolo di acconto sui danni subiti. Ora, a distanza di anni, arriva la sentenza civile che fissa il risarcimento totale in 5 milioni e mezzo di euro, oltre alla rivalutazione e gli interessi, più 18 mila euro di spese legali.