Si farà la prossima settimana l’incontro tra il ministero per lo Sviluppo Economico e il gruppo Messina per fare il punto sullo stato di attuazione dell’Accordo di programma sulla crisi di Ferrania. Entro la fine di settembre gli imprenditori genovesi, rimasti proprietari unici dell’azienda valbormidese, si erano impegnati ad anticipare le iniziative intraprese per giungere alla reindustrializzazione del sito di Ferrania e, in particolare, a riferire sulla ricerca di un partner in grado di proseguire l’iniziativa per realizzare sulle aree dello stabilimento il laminatoio da un milione di tonnellate/anno che in precedenza era stato il fiore all’occhiello delle proposte sostenute dall’ex partner dei Messina, Vittorio Malacalza. Non sembra che al momento siano emersi concreti interessi da parte di produttori nazionali e internazionali, ma la ricerca continua. Così come proseguono le attività rivolte ad avviare altri interventi previsti dall’Accordo di programma. Oltre alla costituzione della società per lo sviluppo di produzioni fotovoltaiche (il progetto, a regime, prevede fino a 100 milioni di investimento e 120 occupati), sono in corso contatti con Kodak per raggiungere un’intesa commerciale basata sul ritiro, da parte della multinazionale americana, dell’intera produzione di film fotografici. Questo presuppone la riattivazione degli impianti di stesa del fotocolor, già avviati alla definitiva chiusura dell’attività.
Cronaca
Incontro al Ministero per laminatoio
1 minuto e 8 secondi di lettura
Ultime notizie
- Passano da Genova le auto storiche della Coppa Milano-Sanremo
- Mezza maratona e Family Run, ecco come cambia la viabilità a Genova
- Liguria, rischio sale operatorie vuote: solo due chirurghi per 17 posti disponibili
-
Meteo in Liguria, sabato di nuvole e domenica arriva la pioggia
- Strage bus Avellino, Castellucci va in carcere. Possetti: "Apprezzamento per sentenza"
-
Al Forum Giannini premiata Elettra Marconi: "Una gioia immensa tornare a Chiavari"
IL COMMENTO
Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza