Cronaca

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"La Chiesa è sessuofobica e chi, come me, sta nella casa che ama, le deve dire queste cose": così si è espresso Don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova, che negli anni ha sempre assunto posizioni scomode entrando anche in contrasto con il mondo ecclesiastico, in occasione dell'inaugurazione di una mostra fotografica a lui dedicata a Milano. A margine della mostra (in programma fino al 10 ottobre allo Studio 28 di via Moretto da Brescia), il prete genovese ha anche contestato l'attuale normativa sulle droghe: "Devono capire che fumare uno spinello è anche un piacere". "Io amo la Chiesa, anche se è l'ultima struttura medioevale rimasta - ha spiegato il religioso - e uno che sta in una casa collusa con il potere e sessuofobica deve dire queste cose, se la ama". Don Gallo, dopo aver spiegato di essere favorevole "alla ordinazione sacerdotale delle donne", ha parlato anche di droga e prostituzione. "La legge sulle droghe - ha aggiunto - favorisce solo il narcotraffico e da anni io dico che bisogna liberalizzare le droghe leggere". Il prete genovese ha inoltre criticato le norme sulla prostituzione: "Sono inutili, perché non affrontano lo sfruttamento".