Cronaca

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Alessandro Alessio, 19enne genovese reo confesso, e' stato condannato ieri dal tribunale di Saluzzo a venti anni di carcere per il duplice omicidio di Michele Boeti, 29 anni e Ardit Irdenshal, 16 anni. Alessio uccise i due giovani nella notte di Capodanno del 2008 a coltellate all'interno della casa di Boeti, a Racconigi, in provincia di Cuneo. Il ragazzo giunse in Piemonte con la sua fidanzata, Carola Pisciarino, 20 anni, e un amico albanese, Irdenshal, per festeggiare l'inizio dell'anno nuovo con Boeti. Durante la sera pero', per gelosia nei confronti di Carola Pisciarino, Alessio litigo' con i due "amici" che si trovavano in camera da letto con la ragazza. Ando' in cucina, si armo' di un coltello, torno' nella stanza e li colpi' entrambi. Boeti mori' per primo, Irdenshal dopo mezz'ora. I due genovesi chiamarono il 118, ma i soccorsi tardarono perche' la coppia non era in grado di spiegare dove si trovasse esattamente la casa. Ieri dunque, in rito abbreviato, il giovane e' stato condannato a vent'anni mentre il pm aveva chiesto l'ergastolo con l'isolamento diurno. Cio' e' accaduto in virtu' della provata seminfermita' mentale che ha bilanciato l'aggravante dei futili motivi e del rito abbreviato stesso. E' stata inoltre citata una sentenza delle corti riunite della Cassazione emessa nel caso delle Bestie di Satana nella quale si specifica che se viene ammesso il vizio di mente la condanna in questi casi non puo' superare i vent'anni.