Politica

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Egregio Direttore,

Le scrivo da “vecchio trombone”, quale Lei mi definisce e un po’ mi sento, per esprimerLe sorpresa nello scoprire che una mia intervista sul Secolo XIX ha catturato la Sua attenzione tanto da scriverne sul Sito – non so se la definizione sia esatta, ma semmai mi scuserà, perché, come tutti i vecchi ormai superati, non ho dimestichezza con le nuove tecnologie – di Primocanale. In quella occasione ho cercato di fare alcuni ragionamenti di politica; neppure nuovi, giacchè ho espresso valutazioni che sovente faccio. Ne cito solo alcune a titolo di esempio: la necessità che in un momento di crisi la responsabilità debba portare a superare le appartenenze di schieramento politico; l’autismo dei vertici delle istituzioni rispetto alla collettività e agli stessi partiti che li sostengono; la mancanza di coraggio dentro i partiti che trasforma i Consiglieri comunali da rappresentanti di coloro che li hanno eletti in tanti soldatini di partito; la necessità di aprire le liste nelle prossime elezioni amministrative anche ai non professionisti della politica. Potrei continuare, ma mi fermo. Preoccupato. Ci dev’essere infatti qualcosa che non funziona se Lei , autorevole e navigato osservatore della politica genovese e ligure, fra tutte questi argomenti e gli altri che non ho richiamato, si sofferma invece a commentare la più inutile e abusata delle questioni, quella generazionale. Ben sapendo, come me, come coloro che hanno già polemizzato, come tutti che l’età non è né un difetto né una virtù, ma solo il tempo che ci è dato di vivere. Non è da Lei. C’è un proverbio che dice che non tutto il male viene per nuocere. La morale di questa vicenda sembra dunque essere che- in quest’epoca di modernità - per attrarre l’attenzione non bisogna fare ragionamenti politici né occuparsi di questioni amministrative, come ho fatto da due anni a questa parte, ma semplicemente dire ovvietà con faccia convinta e gesti ampi. E’ un insegnamento che naturalmente non metterò in pratica, avendo, fra i tanti difetti di un vecchio trombone, anche la cocciutaggine.

Con la stima e l’amicizia che conosce

*Cons. comunale Pd