Da stamattina per le vie di Genova sono affissi dieci cartelloni 6x3 per ricordare lo slogan che è stato bocciato per gli ateobus: “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno”. "Non ci stanchiamo, e non ci stancheremo, di batterci per affermare la libertà di pensiero e di espressione dei non credenti. – spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’Uaar, l'Union atei e agnostici razionalisti – Per questo stiamo cercando di affiggere i manifesti anche in altre città italiane". Intanto prosegue la battaglia per gli ateobus: "Abbiamo fatto un sondaggio tra i navigatori del sito – aggiunge Carcano – Proporremo lo slogan più votato alla IGPDecaux, la concessionaria degli spazi pubblicitari sui mezzi pubblici di quasi tutte le città italiane, per provare a far ripartire gli ateobus". I manifesti saranno attaccati nelle seguenti vie di Genova: via di Quinto, via dei Mille, Corso Europa, via Pozzo, piazza Brignole, corso Saffi, salita della Provvidenza, piazza Manin, via Cantore.
Cronaca
Cartelloni atei in città, ritorna lo slogan bocciato sugli autobus
52 secondi di lettura
TOP VIDEO
Venerdì 22 Novembre 2024
Con 'Breathe' alle 21 Primocanale rivive la tragedia del Covid
Giovedì 21 Novembre 2024
Processo Morandi, incognita feste sulle udienze. In aula il 2 dicembre
Venerdì 22 Novembre 2024
Cultura, il sogno di Palazzo Ducale: "Biglietti gratis per le scuole"
Giovedì 21 Novembre 2024
Primocanile - Cani e gatti in redazione, gli animali di Primocanale
Ultime notizie
- Nada Cella, a dicembre si decidono gli elementi di prova per il processo
- Imperia, spettacolare incidente sul Lungomare Vespucci
- Grand Prix di ginnastica, sabato al Palasport di Genova il grande evento
- Imperia, in Prefettura l'incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
- Sampdoria, a Palermo la maglia contro la violenza sulle donne
- I chiavaresi sulla svolta del cold case di Nada Cella: "Qui tanti hanno taciuto"
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più