Politica

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"Nonostante le recenti dichiarazioni di Scajola, Piccardo è rimasto escluso, dimostrando agli imperiesi le profonde divisioni tra Pdl e leghisti e lo scarso grado di autonomia di cui gode Strescino rispetto alla Lega Nord". Ad affermarlo è una nota della segreteria provinciale del Partito Democratico, che interviene sul caso dello studente musulmano, di 25 anni, Gabriele Piccardo, di Imperia, costretto a rinunciare alla propria candidatura al fianco del candidato sindaco del Pdl, a Imperia, Paolo Strescino, a fronte del diktat della Lega. "Un partito che si va connotando sempre più per posizioni xenofobe e preoccupanti per la civile convivenza - prosegue la nota - Il Ministro Scajola, in evidente stato di imbarazzo e irritazione per la vicenda Piccardo, esprime parole molto nette su ciò che è avvenuto nei giorni scorsi ad Imperia nelle file della sua coalizione, affermando che è vergognoso ed intollerabile che si possano discriminare persone per appartenenze religiose personali o familiari. Dichiarazione assolutamente condivisibile, avvalorata dall'aver platealmente portato con sé 'la pietra dello scandalo', il giovane Piccardo, alla scuola di politica, ed in chiara polemica con quanto affermato dagli esponenti leghisti, autori del diktat al candidato sindaco PdL Strescino, obbligato a togliere dalla lista civica 'Imperia va avanti' la candidatura di Piccardo, pena la rottura dell'alleanza". Per il Partito Democratico, "appaiono veramente ridicole le dichiarazioni dell'ex Coordinatore Cittadino di Forza Italia, Ranise, che vede la candidatura a sindaco di Paolo Verda, nata con le Primarie del PD, condizionata dalla sinistra radicale ed estremista".