Cronaca

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Silvio Berlusconi ha dato forfait, ma molti esponenti del mondo politico e del giornalismo nazionale hanno voluto partecipare, stamattina a Genova, ai funerali di don Gianni Baget Bozzo, morto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. La bara di don Gianni, posata sul pavimento davanti all'altare, è arrivata in chiesa intorno alle 9, ed è stata posta davanti all'altare ricoperta con una cotta bianca ed una stola. In prima fila, insieme a rappresentanti della politica, anche numerose firme del giornalismo: da Mario Giordano, direttore del Giornale, a Maurizio Belpietro, direttore di Panorama, a Gad Lerner. Tra i politici anche il ministro Claudio Scajola, Pierferdinando Casini, il sottosegretario Stefania Craxi e Fabrizio Cicchitto. Nella sua omelia, il cardinale Angelo Bagnasco ha ricordato di quando don Gianni gli confidò di aver sofferto per aver addolorato il cardinale Siri, il "il suo cardinale", che lo sospese a divinis per il suo impegno politico. Ma "oggi, nella luce di Dio, tutto si chiarisce e si purifica", ha detto Bagnasco. "Scrittore fecondo e non banale, fu termine di confronto per molti in Italia - ha detto - Il cardinale Siri ne riconobbe da sempre le doti di intelligenza e cultura. Ma anche di fede e preghiera. Ciò non gli impedì, purtroppo, di percorrere alcune strade in palese contrasto con la disciplina della Chiesa, fino a dolorosi provvedimenti che la grande e affettuosa paternità dell'Arcivescovo dovette assumere, e che prontamente cessarono appena vennero meno alcune oggettive circostanze. Spesso, recentemente, mi ha confidato il suo dolore per aver addolorato il suo Cardinale. Oggi, nella luce di Dio, tutto si chiarisce e si purifica".