Cronaca

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Una quindicina di giorni fa l' avvistamento in massa di velella velella (nella foto) nel Mediterraneo occidentale, a largo della Corsica. Ieri la notizia dello spiaggiamento sulle coste della Liguria di buona parte di queste meduse, innocue per l'uomo. Questo uno dei primissimi risultati della rete di osservazione meduse messa a punto da Ferdinando Boero, professore ordinario di zoologia e biologia marina dell'Università del Salento, uno dei massimi esperti di meduse in Italia e responsabile della campagna 'Occhio alla medusa', appena partita, che ricade nell'ambito della Commissione scientifica sul Mediterraneo di cui è presidente il Principe Alberto di Monaco. "Sono arrivate segnalazioni che il banco di velella velella avvistata al largo della Corsica una quindicina di giorni fa - ha detto Boero - si é spiaggiato su tutta la costa ligure che si è tinta di blu. Le segnalazioni riguardano isola di Gallinara (vicino Alassio), Genova e La Spezia, quindi la costa dai due estremi della riviera". Ora si sta organizzando una pagina web per dare le segnalazioni in tempo reale e costruire le cartine. Un altro passo sarà quello di creare un bollettino settimanale. Sono 14 le specie disegnate in dettaglio nel manifesto della campagna 'Occhio alla medusa': 5 con la scritta rossa per indicare che sono urticanti e 9 con la scritta bianca (innocue). Si chiede in modo schematico e molto comprensibile di inviare una e-mail () indicando: il nome della medusa (che si può ricavare dal disegno), il luogo di osservazione (per questo il Mediterraneo è stato suddiviso in tanti caselle numerate), la formazione (se avvistamenti singoli o in gruppi) e la distanza approssimativa tra le meduse per capirne la concentrazione. Dopo i massicci fenomeni dei primi anni '80, ogni estate, da almeno da 8 anni a questa parte, nel Mediterraneo l' 'invasione' di questi organismi gelatinosi, è assicurata.