Cronaca

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La capitaneria di porto di Camogli, che indaga sulla morte di Stefano Ferri, il sub trentottenne travolto e ucciso da un'imbarcazione martedì pomeriggio al largo di Recco, hanno sequestrato alcune unità da diporto di piccole dimensioni (si parla in particolare di gommoni) sulle quali saranno effettuati degli accertamenti. Rintracciati anche i proprietari dei natanti. Secondo quanto spiegato, si ipotizza che a colpire alla testa il sub, provocando una profonda ferita, possa essere stato il piede del motore di un'imbarcazione di dimensioni ridotte. I tagli trovati sul braccio e sull'addome sarebbero invece compatibili con le lame di un'elica. Maggiori dettagli sulla morte di Ferri arriveranno comunque dall'autopsia che sarà condotta dal medico legale Marco Salvi. All'esame parteciperà anche un perito, un ingegnere, che potrà essere di ausilio per individuare con maggiore precisione l'oggetto che ha causato le ferite sul corpo del sub. Non è esclusa, tra le altre, l'ipotesi che gli occupanti dell'imbarcazione, possano aver portato via il pallone segnasub. Intanto dalla Capitaneria di porto arriva un appello: chiunque disponga di informazioni ai fini dello svolgimento delle indagini - scrivono - si faccia avanti presso gli uffici".