Cronaca

54 secondi di lettura
Squadra mobile e Digos della questura di Genova stanno indagando sulla profanazione di una bara avvenuta qualche giorno fa nel cimitero di Genova Pegli. Il sarcofago conteneva la salma di un commissario della polizia municipale di Genova, morto a 58 anni per una malattia. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, la profanazione è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì. Qualcuno ha sfondato il vetro del gabbiotto del custode del cimitero, ha preso le chiavi della cappella dove si trovava la bara in attesa di sepoltura, ha svitato il coperchio del sarcofago e tagliato con le cesoie la lamiera di zinco. Poi ha sollevato il velo che copriva la salma. Nulla è stato asportato dal feretro, né il corpo è stato toccato. Sul posto, si sono recati i poliziotti delle volanti e gli esperti della polizia scientifica che hanno trovato alcune tracce di sangue vicino al catafalco e impronte digitali sulla bara. Al momento, sarebbe esclusa l'opera di sette. Il commissario deceduto aveva svolto, negli anni passati, alcune indagini proprio su personale che lavorava all'epoca al cimitero.