Cronaca

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Hanno lavorato tutta la notte in una situazione molto delicata e di grande rischio i vigili del fuoco dello speciale nucleo chimico biologico, per mettere in sicurezza il porto di Genova, in particolare l’area del terminal Rebora, dove ieri si è verificata la fuoriuscita di una sostanza altamente tossica da un container caduto da una ralla durante la fase di carico su una nave. Ventuno gli operatori portuali rimasti intossicati: le loro condizioni, che fin da subito, comunque, non erano apparse gravi, sono in via di miglioramento tanto che sono già stati dimessi dagli ospedali dove hanno passato la notte. La situazione in porto rimane invece delicata, anch se il peggio è stato scongiurato. Si è rischiato un vero e proprio disastro ecologico: la miscela fuoriuscita appartiene infatti alla stessa famiglia di sostanze che nel 1984 aveva provocato il disastro di Bhopal, in India. Secondo quanto ricostruito, dopo essersi aperto, il container contenente 18 piccole cisterne in plastica, era rimasto in bilico su un vascone di contenimento dove gli operatori portuali avevano tentato di collocarlo in un primo momento. I vigili del fuoco, muniti di tute ermetiche con scafandro e autorespiratore, hanno provveduto al recupero del materiale fuoriuscito proteggendo la banchina e travasando tutta la miscela in un container cisterna per il trasporto di materie liquide pericolose via mare. Proseguono intanto anche le operazioni per ricostruire la dinamica dei fatti e capire come mai il container si sia staccata: fondamentale sarà la testimonianza dell'operatore portuale che movimentava la ralla.