Cronaca

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I conti non tornano. E per ora, quindi, lo sciopero del 6 novembre rimane confermato. Il primo incontro in Regione tra tutte le parti interessate alla vertenza Amt ha solo acuito il problema. “Si riparte dall’analisi del servizio offerto e dei contributi erogati” spiega l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco. Materia del contendere sono i km percorsi giornalmente dagli autobus, in base ai quali vengono ripartiti i contributi del fondo regionale. Per dirla in parole povere, maggiore è il numero di km percorsi, maggiore è il numero di soldi che l’azienda di trasporto riceve. E i dati di Comune e Amt non coincidono con quelli della Regione. Secondo i dirigenti dell’azienda, le strade percorse giornalmente sono molte di più rispetto a quelle certificate dal sistema informatico della Regione. Una differenza non di poco conto, se si pensa che in ballo ci sono tra i 20 e i 30 milioni di contributi non erogati. Per questo lunedì si riunirà un nuovo tavolo tecnico, per mettere a confronto i dati. E da lì ripartire con le possibili soluzioni. “Un caso grave – commenta Andrea Gatto, segretario della Faisa Cisal – se si pensa che si tratta di dati che dovrebbero essere ufficiali e quindi facilmente confutabili. Di fronte a questa situazione – aggiunge Gatto – non possiamo che confermare il nuovo sciopero, in attesa che si arrivi a un chiarimento nell’interesse del servizio erogato ai genovesi”. (Davide Lentini)