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A mente fredda, dopo lo sfogo post partita di Antonio Cassano, Beppe Marotta torna a parlare delle parole del talento blucerchiato e lo fa dai microfoni di "Radio Anch'io lo Sport": "Va accettata questa sua esternazione spontanea -dice Marotta- in un mondo dove spesso non c'è chiarezza. Quello che ha detto lo ha tirato fuori È uno sfogo fatto a fine gara al termine di una partita non bella dove lui è stato bersagliato da una minoranza del pubblico. Preoccupazione? È giusto che ci sia, quando un giocatore esterna un sentimento così chiaro, ma conosco Cassano, è un istintivo e nei prossimi giorni avrò modo di parlare con lui. Cassano ha la solidarietà e l'apprezzamento per quello che ci ha regalato in questi anni, da parte della società e dei compagni. E' un fuoriclasse, ma è un atleta e non ci si può aspettare da lui sempre cose fenomenali. Quando rientra nell'ordinarietà, non viene accettato da una parte del pubblico. Noi abbiamo cercato di dissuaderlo dal parlare, ma lui ha voluto farlo ed è stato giusto lasciarglielo fare. Con noi ha un rapporto di massima trasparenza e stima". Poi, sul futuro Marotta ha spiegato: "Un'altra squadra dietro questo sfogo? Quando lo abbiamo preso, ha rinunciato a una parte dello stipendio e inserito una clausola unilaterale nel caso volesse andare a giocare da un'altra parte. La sua permanenza è legata alla sua volonta, noi in quel caso non gli metteremmo i bastoni tra le ruote, anzi gli saremmo comunque grati per quello che ha fatto. La mancata convocazione in azzurro lo ha innervosito? Si sente di meritare quella maglia, non ha esternato sentimenti negativi. Quello della Nazionale è un obiettivo che lo lusinga, e il fatto di essere coinvolto mediaticamente gli ha creato probabilmente un pò di tensione. Ma è anche giusto che Lippi abbia un progetto e che convochi i giocatori a lui congeniali".