Politica

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"La nuova sfida per l'autonomia delle Regioni passa attraverso il federalismo fiscale: può rappresentare una indubbia opportunità per costruire un'amministrazione publica più efficiente e più vicina ai cittadini. Oltre che per ridurre gli sprechi e ridimensionare la proliferazione degli organismi di controllo e l'esasperato policentrismo". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenendo alla cerimonia solenne in Consiglio regionale dedicata al 40' anniversario della nascita delle Regioni. "Il federalismo fiscale servirà anche a riequilibrare le aree territoriali del paese, tra quelle più ricche e quelle in difficoltà. Ma è impensabile che il federalismo fiscale possa fare a meno del ruolo centrale dello Stato e dei suoi uffici tecnici e quindi necessariamente imparziali. Senza questo apporto, infatti, ci sarebbe il rischio che, soprattutto in materia di ripartizione del fondo perequativo a favore delle regioni con minore capacità fiscale per abitante, si possano aprire scenari di contrapposizione vistosa tra le regione stesse, tra quelle più ricche e quelle storicamente meno sviluppare". "In in periodo - ha aggiunto il Presidente della Camera - in cui la coesione nazionale è sempre più precaria, simili approdi potrebbero essere gravidi di rischi". Fini ha però aggiunto che accanto al federalismo fiscale serve una diversa rappresentanza delle Regioni: "Non è più differibile la nascista di una Camera delle Regioni o Senato delle Autonomie, che possa servire a conferire agli interessi regionali la più alta rappresentanza istituzionale. Sarebbe difficile - ha spiegato Fini - inserire il federalismo fiscale in un contesto privo dell’ultimo e più importante livello di rappresentanza istituzionale delle autonomie, rappresentato da una apposita Camera. Il regionalismo è un indiscusso fenomeno politico e culturale". E se da una parte Fini ha rivendicato l'importanza di organismi statali centrali per evitare sperequazioni tra Regioni nella gestione del federalismo fiscale, dall'altro ha evidenziato l'importanza che certi movimenti politici hanno avuto negli ultimi anni nel processo di riconoscimento delle autonomie regionali: "Nel nostro paese - ha detto - molti fenomeni di regionalizzazione si sono formati anche su movimenti politici più o meno radicati sulla base dello spirito democratico che vuole avvicinare i cittadini alle decisioni della politica".