Politica

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Rischia di allargarsi ulteriormente l'inchiesta voluta dal pm Paola Calleri della procura di Genova su tre diversi filoni di indagine, tra cui quello relativo alla gestione dei fondi europei. Oltre ai consiglieri regionali Nicola Abbundo di Moderati per il Pdl e Vito Vattuone del Pd, all'assessore all'agricoltura Giancarlo Cassini, indipendente, e a vari consiglieri comunali e provinciali di Imperia e Sanremo, figura anche l'assessore di Recco Stefano Bersanetti, esperto di ambiente e territorio, uno dei dieci 'saggi' che il candidato del Pdl alle prossime regionali, Sandro Biasotti ha nominato per stilare il programma politico. Nell'inchiesta sono poi finiti numerosi politici del ponente ligure, tra cui l'assessore leghista Alessandro Falciola. All'esame degli investigatori è la gestione di due tranche di fondi europei, da 15 milioni di euro ciascuna. Una del Fondo Sociale Europeo (Fse), l'altra dei Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (Fesr). All'attenzione degli inquirenti, anche un appalto, non ancora aggiudicato, del valore di 8,7 milioni di euro per l'affidamento del servizio mense delle strutture gestite dall'Azienda autonoma per i servizi alla persona (Asp) "Brignole" di Genova (che non fa parte dell'amministrazione del Comune di Genova e che gestisce mense, ospizi e vari servizi assistenziali), oltre a false sponsorizzazioni ad una piccola squadra di calcio (denaro che sarebbe servito alla corruzione di pubblici ufficiali) e consulenze fittizie. Una vicenda complessa che coglie di sorpresa gli stessi indagati che stamattina partecipano regolarmente ai lavori del consiglio regionale. A inizio di seduta il consigliere Gianni Plinio ha chiesto che al suo arrivo, il presidente Claudio Burlando faccia una relazione sulla vicenda. Sia Abbundo che Vattuone si dicono sereni per le indagini. Il primo è stato assessore, circa 5 anni fa, alla formazione; oggi è presidente della squadra di calcio del San Desiderio che milita in prima categoria. Vattuone, invece, è stato vicepresidente della Filse e sindaco di Casarza Ligure e si è occupato di recente di preparare alcuni bandi di gara. Al vaglio degli investigatori una lunga serie di intercettazioni telefoniche in cui si parla esplicitamente di mazzette.