Cronaca

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C’erano i “lord” e i “butchers”. Vale a dire i signori e i macellai, cioè i capi e i picchiatori che eseguivano vere e proprie spedizioni punitive massacrando insolventi e immigrati che si rifiutavano di fare da corrieri di cocaina attraverso l’ingestione di ovuli. Perché così agiscono i “cult”, gruppi criminali nigeriani di stampo mafioso che si sono insediati anche nel centro storico di Genova e che la polizia ha sgominato con l’operazione Piovra Nera. Questa mattina all’alba altri 14 arresti, molti nel blitz in un appartamento nella zona del porto. Tra gli arrestati anche uno dei lord e tre genovesi: Claudio Izzo, preso in flagranza di reato, e due donne, compagne dei trafficanti nigeriani. Una di loro è solo ingata, l’altra, Petra Bianchi, colpita da un provvedimento cautelare con obbligo di dimora a Genova. Un’indagine partita nell’ottobre 2008, che aveva già portato all’arresto di dieci africani. Un traffico di cocaina presente oltre che a Genova anche a Torino, Brescia, Verona, Napoli e Padova, dove i lord obbligano altri immigrati a delinquere. Altrimenti intervengono i butchers. L’indagine della Squadra Mobile di Genova è partita proprio da un pestaggio avvenuto il 27 ottobre 2008 dove la vittima ha raccontato delle minacce e delle percosse perché non voleva ingerire gli ovuli conteneti la cocaina e diventare un corriere della droga. Così altri due immigrati. Fondamentale in tutta l’indagine l’uso di telecamere nei punti chiave della città. Immagini che sembrano scene di un film, con il lord vestito di bianco e accompagnato dai butchers, i macellai, pronti a picchiare chi non paga la partita di droga. Curiosi anche i rituali seguiti dai cult, a partire dall’abbigliamento, e poi i tatuaggi, le collannine. E il livello culturale: parlano un italiano fluente, l’inglese e il francese. Il sospetto da parte della polizia è il giro sia più esteso di quello sgominato. (Anna Chieregato)