Politica

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Pasta e broccoli, involtini di carne alla siciliana, ricotta salata e salame siciliano. Nulla di calabrese, nonostante la provenienza di uno dei commensali. Rosario Monteleone e Pierluigi Vinai, amici di vecchia data, hanno mantenuto fede a quanto annunciato a Primocanale la settimana scorsa. E così l’altra sera sono andati a cena, insieme a un amico comune, don Mario, parroco dei "Diecimila crocifissi" di Genova. Per parlare di molte cose, ma anche di politica. “Cinque minuti solo” giurano i due. Che cosa si sono detti? Vinai, a nome del Pdl, ha chiesto se Monteleone e l’Udc avessero già deciso l’eventuale alleanza alle regionali. “Ti garantisco di no”, è stata la rassicurazione del commensale. E c’è da giurare che almeno di fronte al parroco amico non siano state dette bugie. Ma sulla base di cosa sarà presa la decisione? La risposta di Monteleone è stata chiara: dal confronto sul programma. Anche per questo Vinai ha avanzato una proposta: perché non costituiamo una commissione paritetica, con 5 esponenti del Pdl e 5 dell’Udc e ci confrontiamo sui valori? Monteleone ha preso tempo, quello necessario a stilare il suo programma, ormai quasi pronto. Una decina di pagine, ognuna con un punto qualificante: dalla sanità ai servizi sociali alla famiglia, dalla formazione al turismo all’agricoltura, a porto e infrastrutture. “Lo completerò in questi giorni di festa – spiega a Primocanale – e poi lo presenterò con un appuntamento pubblico. Subito dopo inizieremo il confronto con chi vorrà dialogare con noi”. Il tutto con la benedizione di don Mario. (Davide Lentini)