Cronaca

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Tra i duecento e i 350 euro. A tanto ammonta il "taglio" alle pensioni che riguarda ben diecimila liguri che si sono visti decurtare la rata di novembre, dicembre, tredicesima e gennaio 2010. Decurtazione destinata a continuare per altri mesi ancora. "Fino a regolarizzare la poszione" dei pensionati colpiti dai tagli, come spiega l'Insp agli anziani che hanno protestato. E sarebbero addiriuttura 550mila i liguri ai quali è stata applicata la cosiddetta "perequazione". Vale a dire che, siccome il Governo ha erogato ai pensionati più soldi del dovuto, ritenendo che l'inflazione nel 2009 avrebbe pesato di più e ora, in pratica, chiede che il denaro sia restituito. Così chi incassava 885 euro a gennaio ne vedrà ora 876 e qualche centesimo. In alcuni casi la decurtazione è solo di una decina di euro, in altri di centinaia, a causa del comma 221 della Finanziaria relativa al 2008: Governo e Parlamento hanno stabilito che i pensionati devono fare richiesta annuale degli assegni familiari, anzichè erogarli automaticamente per uno o più congiunti a carico. E c'è già chi, come Adicomsum a Genova, parla di "pensionipazze".