Cronaca

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Rinchiuso in una cella del carcere di Chiavari insieme ad altri 7 detenuti ,solo col breviario e il messalino per pregare, don Luciano Massaferro, il parroco di Alassio arrestato per violenza su una minore, ha potuto celebrare la sua prima messa, lunedì scorso. Nel penitenziario, nella disponibilità dei detenuti, non possono entrare alcolici e quindi neppure il vino per le funzioni religiose. Ma la Direzione del carcere ed il Provveditorato hanno dato l'autorizzazione. Il cappellano del carcere, don Francesco Brioni, ha incontrato più volte il sacerdote di Alassio in questi 19 giorni di detenzione. "I primi giorni sono stati molto difficili - racconta -. Si é trovato a confrontarsi con un mondo sconosciuto. Era molto scosso, molto turbato, molto arrabbiato. Ultimamente, parlandogli, l'ho visto molto più pacato, con una maggiore fiducia nella verità". Don Luciano è aggiornato delle attività che si svolgono nelle sue parrocchie. Ha ben presente il sostegno della sua Diocesi. Lo confortano le parole del suo vescovo Oliveri.