Politica

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La principale malagestione dei soldi pubblici – dicono i giudici della Corte dei Conti liguri – riguarda soprattutto il sistema sanitario. Sia dal punto di vista degli sprechi, sia nell’assegnazione degli appalti, sia per la mancanza di controlli. Lo ha detto chiaro Piero Floreali, viceprocuratore generale della Corte dei Conti ligure, leggendo la relazione del procuratore Luciano Coccoli, durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario. “Troppe le violazioni procedurali nell’affidamento degli appalti”, denuncia la Corte. Tanto che si parla di truffe e di malagestione, con danni accertati nel solo 2009 per oltre due milioni e mezzo di euro. E il maggior numero di sprechi di denaro pubblico riguarderebbe il noleggio di macchinari inutilizzati e il mancato introito di premi assicurativi Inail. Ma a contribuire nello spreco di denaro pubblico spesso incidono anche irregolarità nella progettazione di opere pubbliche. Il procuratore generale ha poi puntato il dito contro gli organi amministrativi dirigenti e funzionari che non denunciano gli illeciti. “Tanto che spesso – spiega nella sua relazione – la procura è costretta a reperire notizie da fonti non dirette, come gli organi di stampa”. Nonostante questo nel 2009 sono state avviate diverse indagini per far luce su presunti danni alla finanza pubblica per 5 milioni di euro. E in parte ha clamorosamente inciso la mancata cancellazione di chi è deceduto, dall’elenco dei pazienti dei medici di famiglia. Il che ha comportato il continuo pagamento da parte delle Asl, ai medici stessi, dei servizi in realtà non più erogati.