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Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha visitato gli impianti sportivi di Rio S. Michele a Pegli, nel quartiere di edilizia pubblica noto come “Le lavatrici”. Nell’area del Centro Sportivo, gestito dal gruppo sportivo GSD Pugliese, è praticamente ultimato il nuovo campo da pallone per 9 giocatori, dotato di un nuovo manto di erba sintetica di “ultima generazione”. Una copertura che dovrebbe durare per una decina d’anni.
Burlando ha espresso la sua soddisfazione per “il miglioramento di un centro sportivo al servizio del quartiere e dell’attività agonistica delle squadre del territorio”. L’intervento per rinnovare il campo, che era in terra battuta, era stato deciso in occasione di una visita del presidente Burlando e dei tecnici regionali a metà ottobre del 2009. La Regione ha stanziato 40 mila euro il 13 novembre successivo, e il 30 dicembre il finanziamento è stato impegnato a favore del Comune di Genova. I lavori, come si è detto, sono praticamente ultimati e l’inaugurazione avverrà nei prossimi giorni.
Il campo è a disposizione, due ora al giorno gratuitamente, per i residenti del quartiere, mentre per il resto vi si svolge l’attività formativa e agonistica: il centro sportivo offre anche campi per il basket, per il tennis, un altro campetto a 5, e altre aree per lo sporto e lo svago. Il presidente del gruppo sportivo Pugliese Giuseppe Procida ha sottolineato l’esigenza di altri lavori – per l’impiantistica dei locali di servizio e la recinzione dei campi – per i quali ora gli uffici regionali verificheranno la possibilità di ulteriori finanziamenti. Alla visita hanno partecipato il presidente del Municipio Avvenente e i rappresentanti del comitato “S. Pietro” che si occupa dei problemi del quartiere di Prà alta, e Carlo Besana. I finanziamenti regionali – come quelli destinati a interventi già monitorati in questi giorni dal presidente Burlando in altre zone della città, come il Lagaccio (allargamento di via Lagaccio e realizzazione della Bocciofila accanto all’area della moschea) – rientrano nel programma “PICO”, acronimo che sta per “Piani di intervento comunali e per le organizzazioni non lucrative”, che ha permesso di ridestinare sul territorio regionale, negli ultimi due anni, circa 12 milioni di euro per un totale di 113 opere di piccole e medie dimensioni collocate prevalentemente nei piccoli comuni e nei quartieri delle città. In gran parte rivolte a sostenere le attività di quel tessuto associativo che svolge un ruolo essenziale per migliorare la vivibilità urbana.
Questi fondi sono stati resi disponibili in gran parte – per circa 9 milioni – grazie alla legge regionale che ha consentito di recuperare i finanziamenti assegnati da molti anni a enti locali e che erano rimasti inutilizzati.
“Sono interventi importanti – ha osservato Burlando – perché ci consentono di rispondere velocemente a esigenze che raccogliamo direttamente dai cittadini, e perché mettono in moto attività di cantiere diffuse, ancora più determinanti in un momento di crisi economica e in particolare dell’edilizia”.