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Non si può certo dire che la trasferta di Bresso non abbia lasciato il segno. A parte la sconfitta, assolutamente non preventivata tra gli arancioni, tantomeno di questa portata ("Nel football uno vince e uno perde", dice Giovanni Zanella, "ma c'è modo e
modo per perdere..."), preoccupano gli infortuni subiti ad inizio del primo quarto dal runner Dolorenc Brakollari e dal ricevitore Massimiliano Cassinelli. Se per Brakollari
qualche speranza di recupero entro fine stagione sembra esserci, per Cassinelli l'infortunio al ginocchio potrebbe compromettergli la stagione. A metà del secondo quarto, quale ciliegina sulla torta, si fa male anche il già malandato quarterback Samuele Viotti, pronto per tentare un rientro a metà terzo periodo ma al quale ha
rinunciato lo staff dei liguri: "A partita ormai compromessa non era proprio il caso di rischiar di perdere l'unico quarteback rimastoci", dice Alessandro Biasotti.
Scorsi i nuovi arrivi in infermeria ecco un'occhiata alla partita. I Predatori salgono a Bresso già acciaccati e con qualche assenza di rilievo, ma la situazione non
preoccupa più di tanto la squadra che riesce a tamponare le sfuriate dei nero oro lombardi per quasi tutto il primo tempo. Solo un errore di copertura permette a Ripamonti di pescar Finadri in end zone per il primo td della partita. Nel secondo periodo i Puma prendono il largo con due td su corsa prima di Piazza e poi di Forlì che sfruttano sia i blocchi dei compagni di squadra, sia le disattenzioni dei
difensori liguri e portano i padroni di casa avanti all'intervallo 21 a 0.
Se l'attacco, complice anche la serie di infortuni che lo ha colpito fin dalle prime battute, non ha espresso un gioco degno di tal nome, è anche vero che per tutto il secondo quarto la difesa ligure è stata attraversata senza troppi