Cronaca
Italiani in un carcere indiano, l'appello della famiglia
39 secondi di lettura
"Lo stato italiano non sta facendo nulla per aiutare mio figlio, un giudice non si presenta all'udienza e nessuno dice nulla. Mi aspetto che qualcuno abbia il coraggio almeno di protestare". Parla Euro Bruno, padre di Tomaso uno dei due ragazzi in carcere per l'omicidio di un loro amico, Francesco Montis, a Varanasi, in India, prima di prendere l'aereo che lo riporta in l'Italia. "Mi hanno detto che qui in India l'assenteismo dei giudici è un fenomeno normale. Mi hanno detto di avere pazienza, ma io ho un figlio in carcere. Penso che non bisogna sempre subire in questo modo", dice l'uomo stremato e preoccupato per la sorte del figlio. "Toccherebbe al governo italiano far sentire la propria voce. Qui si tratta di violazione dei diritti umani".
Ultime notizie
- Ponte Morandi, Mattarella firma legge ma avverte: possibili discriminazioni
-
Bardineto, dove abitano i sogni (e forse anche i Puffi)
- Genova, ultimo consiglio comunale, il presidente Cassibba: "Città sempre al primo posto"
- Convention Bureau, confermata la presidente Alzona: "Turismo congressuale cresce del 10% all'anno"
- "Comunista di m...", aggredito a Genova sindacalista della Cgil
- Comunali, Crucioli presenta il suo programma
IL COMMENTO
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta