Politica

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Cortei e feste per celebrare il primo maggio sono state organizzate, secondo tradizione, in diverse città della Liguria. A Genova, la Cgil ha festeggiato i lavoratori a villa Serra di Comago, nel comune di Sant'Olcese, con stand gastronomici, spettacoli e giochi per i bambini. Il sindacato ha dedicato la festa ai primi quaranta anni della legge 300, meglio conosciuta come Statuto dei Lavoratori, per ricordare che i contenuti sono ancora validi e vanno ampliati anche alle nuove tipologie di lavoro. Sempre a Genova, a Palazzo San Giorgio, si è svolta la consueta cerimonia della consegna della Stella al Merito del Lavoro ai lavoratori liguri che si sono distinti per particolari meriti di professionalità e condotta morale. A Savona, almeno un migliaio di persone ha partecipato stamattina alla cerimonia della Festa del Lavoro promossa unitariamente dalle organizzazioni sindacali. I lavoratori di molte aziende del savonese si sono ritrovati in piazza Sisto davanti al Comune, da dove si è mosso un corteo che ha toccato le vie principali per poi arrivare nella centrale piazza Mameli davanti al monumento ai caduti dove è stata deposta una corona d'alloro a ricordo delle vittime del lavoro. "Il Primo Maggio è una ricorrenza che, nonostante i mutamenti in atto nella nostra società, rimane di stretta attualita" ha ricordato il segretario della Cgil provinciale Francesco Rossello. "La difficile situazione di crisi che è venuta a determinarsi in questi ultimi mesi, la cassa integrazione per molti lavoratori a Vado Ligure e in altre realtà del savonese, le difficili situazioni di mobilità venutesi a creare in alcune imprese, non possono che rendere questa festa di grande rilievo e di riflessione - ha aggiunto - Alcuni segni di ripresa si cominciano a vedere ma sono ancora deboli". A Ventimiglia, è intervenuto tra gli altri il segretario nazionale della Fisascat Cisl, Pierangelo Raineri. "La Grecia e la sua crisi sono il simbolo di questo grave momento e di questa giornata. La crisi ha colpito i più deboli e si è creato un sistema dove 300 famiglie detengono nelle proprie mani i tre quarti delle ricchezze mondiali, con l'assurda situazione di 3 miliardi di persone che vivono oggi con un dollaro di reddito al giorno".