Politica

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L'ex ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola stamani a Genova non ha partecipato al convegno per il primo anniversario dalla morte di don Baget Bozzo del quale avrebbe dovuto trarre le conclusioni. Scajola ha inviato la scaletta scritta del suo intervento. "Come uomini - scrive Scajola nel messaggio letto dal coordinatore ligure del Pdl Michele Scandroglio - dobbiamo molto a don Baget Bozzo, anzitutto per averci offerto una lucidissima riflessione filosofica, teologica e sociale sull'esistenza umana". "Ma gli dobbiamo molto anche come politici - ha continuato - Don Gianni è uno dei pensatori politici più interessanti del secolo scorso. Convinto di un legame tra politica italiana e disegni del cielo. Fermo nel rifiuto dell'apertura a sinistra e delle fuorvianti interpretazioni del Concilio Vaticano II". "Da questi due pericoli occorreva difendersi", aggiunge il messaggio di Scajola, che prosegue: "Per fortuna grazie a Silvio Berlusconi e al suo nuovo modo di intendere il 'fare politica', il Novecento si è concluso con la vittoria della libertà". "La missione politica - conclude Scajola - è stata per Don Gianni quella di creare un nuovo modello di società, in grado di superare le divisioni e i conflitti idelogici". Insomma "In questa nostra epoca, spesso segnata da frammentarietà e divisioni don Gianni ha saputo difendere con la forza della ragione, insime al fondamentale valore della libertà, quello degli ideali cristiani, da cui tutto per lui traeva origine e ispirazione".