Cronaca

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Non sarebbe morto per una caduta dal secondo piano del letto a castello della cella ma per cause naturali, il detenuto Giuseppe Bonafé di 44 anni, originario di Mondovì, trovato stamattina senza vita riverso a terra nel penitenziario di valle Armea a Sanremo. A specificarlo è il direttore del carcere, Francesco Frontirré che, in questo modo, intende smentire il contenuto di una nota della Uil-Pa Penitenziari che aveva annunciato la tragedia attribuendola a un incidente provocato dalle conseguenze del sovraffollamento. "Il medico legale - ha affermato Frontirré - attribuisce la morte a un'insufficienza cardio-respiratoria acuta, in un soggetto affetto da Aids conclamato. La conclusione, dunque, è che può trattarsi di causa naturale".