Cronaca

1 minuto e 17 secondi di lettura

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di tre uomini e una donna, tutti italiani, sono state eseguite stamattina dal Gico della Guardia di Finanza. Sono accusati a vario titolo di contrabbando di sigarette, sfruttamento della prostituzione e usura. Una quinta persona è stata arrestata a Gioia Tauro. Si tratta di Rosario Caci, 55 anni, a suo tempo condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso, e Concetta Caci, 51 anni, moglie di Rosario; di Girolamo Ventrici, 67 anni, Giovanni Caruso, 53 anni, già detenuto per altro motivo nel carcere cittadino di Marassi, e di Antonio Volpe, 67 anni, già detenuto. Altre tre persone sono state denunciate a piede libero. L'indagine ha permesso, tra l'altro, di scoprire una truffa ai danni del Comune di Genova. I Caci, infatti, di origine siciliana, gestivano una fitta rete di contatti nei diversi ambienti criminali che consentivano loro di ottenere ingenti profitti, ma nonostante ciò, sono risultati beneficiari di un programma di assistenza da parte del Comune di Genova, per l'invalidità al 100% riconosciuta a Rosario Caci e in quanto già destinatari di un provvedimento di confisca dell'abitazione. L'attività più redditizia gestita dalla coppia era quella dello sfruttamento della prostituzione, con guadagni netti mensili che potevano arrivare anche a 5mila euro. E' stato, inoltre, accertato che i due coniugi si sarebbero resi responsabili di due casi di usura, con tassi d'interesse mensili del 50% circa in un caso e del 160% circa nell'altro. Il sodalizio, secondo l'accusa, gestiva anche un traffico di sigarette di contrabbando tra la Liguria e la Calabria.