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Sono già 4mila le cartoline indirizzate a Berlusconi e ai ministri Tremonti e Matteoli per chiedere al Governo il riconoscimento dell'autonomia finanziaria dei porti. L'iniziativa, promossa dal Pd Liguria e dai parlamentari liguri, ha raccolto numerose adesioni e proseguirà nei prossimi mesi. "Nella raccolta di firme si fa riferimento all'assegnazione ai porti del 5% dell'Iva e della accise generate dalle proprie attività - ha spiegato il segretario genovese del Pd, Victor Rasetto, ma ormai siamo pronti a discutere con il Governo anche ipotesi che stiano fra l'uno e il tre per cento, purché qualcosa si faccia in direzione dell'autonomia" ha sottolineato il capogruppo Pd della commissione lavori pubblici del Senato, Marco Filippi nell'ambito della giornata sulla portualità organizzata a Genova dalla locale segreteria del partito. "Quello su cui non siamo disposti a trattare sono i 70 milioni assegnati all'Autorità portuale di Genova nel quadro dell'accordo per le aree ex acciaierie di Cornigliano: quelli sono soldi che spettano al porto e per difendere i quali la città è pronta a prendere una posizione dura, mettendo in discussione l'intero accordo" hanno aggiunto i parlamentari genovesi Mario Tullo e Roberta Pinotti.