Politica
Nuovo caso nel Pdl: la corrente Biasotti "che non si allinea"
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Il nuovo caso che spacca il Pdl e non aiuta certo a ricomporre un clima disteso in questo momento delicato, è la lettera inviata da Sandro Biasotti e firmata da Gianni Barci al coordinamento metropolitano di Genova, per indicare il nuovo vicecoordinatore dopo le dimissioni di Walter Bertini di qualche giorno fa. Biasotti fa il nome di Lilli Lauro, consigliere comunale a Tursi, vicina al suo movimento, gli ex arancioni. Al di là del nome, ai vertici del Pdl non è piaciuto il metodo usato da Biasotti “segno – tuona il coordinatore regionale Scandroglio – che considera il suo movimento e i suoi 'uomini' una corrente del partito. E così non va”. Una corrente interna, per di più, non sempre coerente. Perché se Biasotti è ormai entrato (almeno formalmente) nel Pdl, così non fanno i suoi. In consiglio regionale, ad esempio, Aldo Siri, eletto con la lista civica, non ha alcuna intenzione di formare il gruppo unico con gli azzurri come si era detto prima delle elezioni. Anzi: non nasconde la volontà di ricostituire il movimento degli arancioni. E lo stesso Biasotti starebbe accarezzando l’idea di ripresentare alle elezioni genovesi del 2012 proprio quella forza civica che nel 2005 gli permise di raccogliere l’11% delle preferenze. “E’ evidente che si considerano una corrente – dice ancora Scandroglio – e non perdono occasione per ribadirlo, con qualche pezzo dentro e qualche pezzo fuori. Ma questa scarsa volontà a omogeneizzarsi non può che nuocere al Pdl”. (Davide Lentini)
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