Cronaca

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Il pm Biagio Mazzeo ha chiesto il giudizio immediato per Endrit Bajra e Hekuran Sulmataj, albanesi di 25 e 26 anni, accusati dell'esecuzione del connazionale Ilir Krypi, ucciso a 42 anni con un colpo di pistola al volto la sera del 19 luglio dell'anno scorso in piazza Dinegro a Genova. Andi Marashi, invece, che sarebbe l'esecutore materiale del delitto, è latitante. Sarà il gip Silvia Carpanini a decidere se accettare la richiesta del pm basata sulla certezza delle prove a carico dei 2 albanesi. Ai due sono contestati i reati di omicidio volontario, sequestro di persona, riduzione in schiavitù, induzione e sfruttamento della prostituzione. Al solo Sulmataj sono contestati anche violenza sessuale e lesioni aggravate. Krypi era stato ucciso perché aveva tentato di liberare una prostituta romena su cui Sulmataj accampava diritti. Quest'ultimo e Bajra avevano infatti sequestrato la giovane romena e l'avevano rinchiusa in un appartamento di Certosa. La sera del delitto, Krypi aveva raggiunto in auto la ragazza sul marciapiede di Sampierdarena e portata via. Di fronte a un bar di Dinegro è stato sorpreso da Bajra, Sulmataj e Marashi che gli spararono un colpo di pistola al volto. La morte della vittima è stata immediata. L'indagine della polizia si è chiusa in dieci giorni con l'arresto dei due albanesi, catturati grazie alle testimonianze della ragazza e altri testimoni.