Cronaca

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Si fingevano massaggiatrici, in realtà si prostituivano. A finire nei guai due donne cinesi, domiciliate alla Spezia, che attraverso inserzioni su alcuni quotidiani locali pubblicizzavano massaggi. Un carabiniere del nucleo operativo spezzino ha contattato il numero di cellulare indicato dall'annuncio e si è finto cliente. Una delle due cinesi lo ha ricevuto nell'appartamento indicato, dove ha dovuto attendere che un altro "cliente" venisse servito dall'altra ragazza, e dove è stato pattuito un compenso di 120 euro. A quel punto il militare si è qualificato e i suoi colleghi hanno fatto irruzione nella casa. Nella stanza da letto c'era l'altra prostituta, in compagnia di uno spezzino di 36 anni, che aveva contrattato la prestazione sessuale a 70 euro, dopo l'iniziale rchiesta di 120. Le due cinesi sono state denunciate per violazione delle norme sull'immigrazione, in quanto clandestine. Sequestrato un grosso quantitativo di profilattici, 400 euro in contanti e un tariffario in lingua cinese delle varie prestazioni sessuali, oltre a quattro cellulari.