Cronaca

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Era sembrata una partenza col botto in Liguria quella dei saldi di fine stagione. Ma un primo bilancio mostra come siano stati invece giorni sottotono per i saldi di fine stagione, anche se gli esercenti non disperano. Il caldo eccezionale ha scoraggiato anche i più accaniti “saldisti”, tanto che per le prime due settimane di vendite promozionali la stragrande maggioranza di negozi di abbigliamento e calzature, in tutte le principali città italiane, ha registrato una flessione delle vendite compresa tra il 15 ed il 20 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato rispetto al quale Genova non fa eccezione, come spiega il presidente provinciale di Fismo-Confesercenti, Enrico Malvasi: “Anche per quanto riguarda la nostra città, i primi dati si attestano su un calo del 20% rispetto al 2009 - ammette -. Le persone che entrano nei negozi sono molto attente e sfruttano le ottime occasioni proposte, ma il vero problema è la quantità ridotta di clienti e, conseguentemente, del volume di affari”. “Si tratta di un dato allarmante - mette in guardia il presidente provinciale di Fismo - , poiché già l’anno passato si era toccato un limite decisamente negativo, e questo significa che molte piccole e medie aziende del settore, già da tempo in difficoltà, rischiano di andare incontro ad un futuro ancora più nero”. “La causa principale di questa falsa partenza - prosegue Malvasi - va certamente imputata alle troppe, varie e anticipate iniziative commerciali della grande distribuzione, outlet in testa. Tale fenomeno pone la categoria di fronte ad un problema non più trascurabile ed esige una drastica e seria razionalizzazione di questo tipo di attività commerciali, pena l’uscita dal mercato di un’ampia fetta di commercio rappresentato da piccole e piccolissime imprese, vale a dire quel tessuto di attività storiche così importanti per l’economia del nostro paese e della Liguria in particolare”. “Ad incidere negativamente sull’andamento delle vendite - conclude Malvasi - hanno contribuito anche il caldo afoso di questi giorni che senza dubbio ha scoraggiato molti potenziali acquirenti, nonché lo sciopero generale di venerdì 9 luglio, che in Liguria ha coinciso proprio con il primo giorno di saldi».La speranza è dunque quella che, con la seconda settimana di vendite ribassate, la macchina dei saldi possa finalmente mettersi in moto, magari aiutata da un leggero calo delle temperature.