Enrico Musso non ha ancora deciso se uscire dal Pdl, entrare nel gruppo misto o nella corrente dei finiani, dopo lo strappo dei giorni scorsi tra Berlusconi e Fini. A caldo aveva definito il Pdl un partito illiberale, per il metodo usato nel dirimere la questione. Ora, come aveva anticipato a Primocanale, prima di decidere quale scelta fare, vuole confrontarsi con i suoi elettori. Per questo ha scritto una lettera aperta per convocare chi lo ha eletto a un confronto pubblico.
"Cari amici - si legge nella lettera - le recenti vicende politiche nazionali impongono una riflessione e, per quanto possibile, una consultazione con le persone che hanno contribuito ad eleggermi a rappresentanti delle loro idee e dei loro interessi. Qualunque mio comportamento deve infatti informarsi a rispettare rigorosamente il "contratto con gli elettori" rappresentato dal programma elettorale - come ho sempre fatto e intendo continuare a fare - e dovrà inoltre sforzarsi di rispettare la volontà e tutelare gli interessi degli elettori in tutte le circostanze non previste dal programma stesso. Per questo motivo, pur rendendomi conto del fatto che molti di voi stanno godendo un meritato periodo di riposo, magari lontano da casa, mi permetto comunque di invitare quelli che possono e lo desiderano ad un incontro di confronto e dibattito che si terrà domani sera alle ore 21 al ristorante La Marina in piazzale Kennedy a Genova. Mi scuso anche del brevissimo preavviso, ma è evidente che avvicinandosi a Ferragosto posticipare sarebbe ancora più disagevole per un gran numero di voi".
Musso si dice a disposizione di chi, anche nelle settimane successive, vorrà contattarlo, anche via mail. Dal Pdl intanto arrivano pressioni affinchè non esca dal partito. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, è convinto che alla fine Enrico Musso non lascerà Berlusconi.
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