Cronaca

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Arrestati per bancarotta fraudolenta di un'azienda telefonica un'albanese, il convivente e il suocero di questa. E' stata la Guardia di Finanza a condurre le indagini che hanno portato alla scoperta della frode. I tre avevano svuotato la societa', non avevano pagato lo stipendio di oltre 60 lavoratori dipendenti e avevano dato vita ad una serie di operazioni commerciali e finanziarie sproporzionate, riuscendo tuttavia a ricoprire la carica di rappresentante legale per sei societa' che a loro volta avevano realizzato acquisizioni a diverso titolo di altre aziende, effettuando importanti investimenti nel settore immobiliare e mobiliare. I finanzieri hanno poi verificato che l'albanese, con diversi precedenti di polizia alle spalle, nel giro di 2 anni . Operazioni che hanno attirato l'attenzione dei militari i quali hanno accertato come alla donna si affiancasse il convivente, gia' noto per essere stato coinvolto nel fallimento di un'altra societa' e risultato essere poi il vero dominus della situazione.