Cronaca

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I dipendenti del teatro Carlo Felice di Genova fischiano il sindaco Marta Vincenzi all’auditorium dove, nel pomeriggio, rappresentanti nazionali dei sindacati, i vertici della Fondazione e un portavoce del ministro Bondi dovevano decidere le soluzioni alternative alla cassa integrazione. Ma la riunione, prima di iniziare, è slittata al 6 settembre per l'assenza proprio dei rappresentanti sindacali nazionali, in polemica con la situazione che si è creata a Genova. Vale a dire che, ufficialmente, da domani, potrebbe scattare la cassa integrazione in deroga per i 298 dipendenti che per questo, assieme ai sindacati autonomi (Fials, Snater e Libersind) dicono di voler occupare il teatro Carlo Felice. Mentre la Cgil appare più possibilista a condizione  che venga presentato “un patto a medio-lungo periodo più dettagliato”.