Politica

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"Sono stato accusato in modo comico dal sindaco di Genova per quanto avvenuto nella sua città, e nel contempo sono state elogiate le forze dell'ordine: io ci rido su perché ho le spalle larghe". Lo ha detto il ministro degli Interni Roberto Maroni nella conferenza stampa nelle sede della prefettura di Padova parlando dei fatti nel capoluogo ligure durante l'incontro Italia-Serbia. Maroni ha ribadito di essere sempre presente "per prendere le mie responsabilità". In relazione ai fatti avvenuti a Genova, il ministro ha detto di aver "parlato col capo della polizia, con il prefetto, e li voglio elogiare perché si è rischiata una strage. Solo grazie al sangue freddo delle forze dell'ordine non ci sono stati né morti né feriti. E' stato uno spettacolo bruttissimo, ma invece di parlare di cosa si è visto vorrei che si parlasse di cosa non è successo". Il ministro ha confermato che non c'é "nessuna censura alle forze dell'ordine e all'intelligence italiana", ma quanto è avvenuto è stata "una sottovalutazione dell'intelligence serba". Il ministro ha infine ricordato che se la Uefa "avesse adottato le misure che noi seguiamo in Italia per le partite di calcio, come la tessera del tifoso, certi episodi sarebbero sicuramente evitati".