I rappresentanti legali delle società, sia di fatto che di diritto, avevano posto in essere un articolato sistema di frode finalizzato, quasi esclusivamente, all’ottenimento di mutui e finanziamenti bancari. Un raggiro, durato circa sette anni, che ha consentito ai responsabili delle società di occultare al fisco ricavi pari ad oltre 60 milioni di euro ed un’imposta sul valore aggiunto da versare all’Erario per quasi 6 milioni di euro. Ad architettare la truffa un professionista dell’Emilia Romagna, il quale ha costituito le società unicamente per realizzare la truffa, conferendo la carica di amministratore a vari “prestanomi” i quali si limitavano solo alla sottoscrizione degli atti di compravendita e di mutuo, in cambio di una retribuzione mensile.
Cronaca
Maxi evasione fiscale nel Tigullio, nel mirino tre società
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